La Mammografia 3D con Tomosintesi rappresenta uno dei progressi più significativi nella diagnosi precoce dei tumori al seno. Molte donne si chiedono quando e dove fare una Mammografia con Tomosintesi e se esso possa causare dolore o radiazioni. In questo articolo parleremo di tutti questi aspetti e ti forniremo tutte le informazioni necessarie per una diagnosi precoce e sicura.
Mammografia con Tomosintesi: come funziona
La Mammografia con Tomosintesi è un esame radiologico al seno in grado di fornire immagini estremamente dettagliate e tridimensionali del tessuto mammaria.
Grazie all’utilizzo della Tomosintesi, l’esame permette di vedere lesioni che non sarebbero visibili con le mammografie tradizionali, riducendo inoltre il rischio di falsi positivi. L’esame viene eseguito da personale altamente specializzato e dura circa 20 minuti.
Mammografia con Tomosintesi: quando e dove farla
Il momento ideale per fare la Mammografia con Tomosintesi dipende dalle singole esigenze. In generale, è consigliabile fare una mammografia a partire dai 50 anni ogni 2 anni fino ai 74 anni, se non sono presenti fattori di rischio elevati. Per quanto riguarda il luogo in cui eseguire l’esame, consigliamo di rivolgersi ad un centro specializzato che abbia almeno un radiologo dedicato alla diagnosi precoce dei tumori al seno.
Se hai ancora dubbi su questo specifico esame diagnostico, contattaci! Non dimenticare che la diagnosi precoce rappresenta la migliore arma per sconfiggere il tumore al seno.
Quando si avverte dolore alle articolazioni, si può considerare l’idea di prenotare una visita da un reumatologo. La visita reumatologica è fondamentale per comprendere le cause dei dolori articolari e le eventuali patologie che ne sono la causa. Ma in cosa consiste esattamente questa visita? Quali esami è necessario svolgere per prepararsi prima della prima visita dal reumatologo? E quali sono i sintomi che indicano la necessità di sottoporsi ad una visita specialistica? Scopriamolo insieme.
Visita reumatologica: in cosa consiste?
La visita reumatologica mira a rilevare eventuali patologie o disturbi dell’apparato muscolo scheletrico e delle articolazioni. Durante la visita, il medico esamina il paziente, concentrandosi sui sintomi riferiti dal paziente e sull’accertamento del movimento e della sensibilità delle articolazioni. Il medico potrebbe anche richiedere esami approfonditi per verificare la presenza di eventuali patologie, come l’esame del sangue o le radiografie.
Cosa è necessario sapere sulla visita reumatologica?
Prima di sottoporsi a una visita reumatologica, è importante condurre una serie di esami. In particolare, saranno necessari esami del sangue, come la conta dei globuli bianchi e la misurazione dell’infiammazione. In alcune circostanze, il medico potrà prescrivere anche una radiografia per verificare la presenza di eventuali patologie. Durante la prima visita reumatologica, il medico potrebbe richiedere una dettagliata anamnesi, in cui vengono esaminati tutti i sintomi del paziente e tutte le eventuali patologie pregresse.
Se notate dolori alle articolazioni o altri sintomi che potrebbero essere indicativi di patologie reumatologiche, non esitate a rivolgervi ad un reumatologo per effettuare una visita.
La prevenzione è fondamentale. Mantenete uno stile di vita sano, evitate lo stress e l’esercizio fisico regolare. In questo modo, potrete ridurre il rischio di sviluppare patologie articolari e muscolari.