Il diabete è una disfunzione dell’organismo che si traduce nell’incapacità di utilizzare lo zucchero come fonte di energia. La principale caratteristica è la carenza o addirittura assenza di insulina, l’ormone che favorisce l’accumulo e l’utilizzo del glucosio nei tessuti.
Ad oggi è evidente il legame con le malattie reumatiche. L’infiammazione che le accomuna è infatti uno dei motori dell’insulino-resistenza. Inoltre, se vi è già una diagnosi di diabete, una malattia reumatica può rendere meno efficaci alcuni farmaci utili contro questa patologia.
Cosa succede nel diabete
Il diabete è molto diffuso soprattutto tra individui ultracinquantenni. Le alterazioni di tipo arteriosclerotico che caratterizzano il diabete possono produrre in diverse casi complicazioni agli occhi, ai reni, al cuore. Tuttavia, possono essere prevenute o ritardate.
Ma cosa succede nei soggetti diabetici?
I carboidrati, ad esempio zuccheri e amidi, dopo essere stati digeriti, vengono assorbiti dal sangue sotto forma di glucosio. Quando il livello di glucosio nel sangue si alza, il pancreas rilascia nel circolo sanguigno l’insulina. Se questa è carente o addirittura non c’è, l’organismo non può utilizzare il glucosio a suo vantaggio e questo si accumula nel sangue causando iperglicemia.
Il doppio legame tra diabete e malattie reumatiche
Le malattie reumatiche sono caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, ossa, muscoli, legamenti, tendini, che in alcuni casi possono coinvolgere anche altri organi. Tale infiammazione può indurre insulino-resistenza ed alterazione della funzione pancreatica che produce insulina.
La patologia reumatica ed alcune sue terapie (ad esempio quelle corticosteroidee) possono avere un effetto deleterio sul metabolismo glicemico, aumentando i rischi sul sistema cardiovascolare. Alcuni pazienti diabetici devono quindi necessariamente rimodulare la terapia diabetologica.
Il reumatologo può invitare il malato a effettuare analisi specifiche per accertare il rischio di sviluppare il diabete o la sindrome metabolica.