Il morbo di Parkinson è una malattia nervosa cronica, che colpisce l’area del cervello deputata al controllo dei movimenti volontari. Il tremore delle mani e il dondolio del capo sono solo alcuni sintomi emblematici del Parkinson, che di tanti approfondimenti ancora necessita data la sua complessità.
Questa patologia non compare quasi mai prima dei 50-60 anni, motivo per cui se ne parla in larga parte come una delle malattie degli anziani. Si stima che solo in Italia vi siano circa 250.000 malati di Parkinson, un numero destinato a crescere a fronte dell’invecchiamento della popolazione.
Morbo di Parkinson: sintomi principali
Il morbo di Parkinson è una condizione patologica i cui principali effetti riguardano disturbi di movimento. I sintomi principali sono:
– tremore a mani, gambe, braccia, mascella e testa;
– rigidità degli arti e del tronco;
– lentezza nei movimenti e nella scrittura;
– postura ed equilibrio instabili;
– stanchezza;
– irritabilità.
Progressivamente i tremori tendono ad accentuarsi, facendo emergere una diffusa rigidità muscolare, anche a livello del volto. Nel caso di massima progressione, il tremore può coinvolgere l’intero corpo andando ad intaccare talvolta anche la produzione verbale. Le facoltà mentali possono rimanere integre ma fatica ed emozioni conducono solitamente a a un peggioramento dei sintomi.
Cause e cura del morbo di Parkinson
Nel morbo di Parkinson diminuisce nell’organismo la quantità disponibile di dopamina, una sostanza legata al controllo del movimento. Colpisce più gli uomini che le donne e la vecchiaia è tra le prima cause certe di aumento della frequenza di comparsa della patologia. Tuttavia, non vi è un’unica causa nota della malattia: può essere il postumo di una encefalite, di un trauma alla testa o dell’arteriosclerosi.
Non esiste una cura definitiva per il morbo di Parkinson e i sintomi potrebbero progredire lungo un arco temporale di 20 anni. Quando però peggiorano, i medici di solito prescrivono la levodopa (L-dopa), che aiuta a ristabilire gli equilibri di dopamina nel cervello.
Una visita geriatrica serve a valutare lo stato di salute dell’anziano.
L’aspettativa di vita media di un paziente affetto da Parkinson è generalmente pari a quella di una persona non malata, anche se negli ultimi stadi la malattia potrebbe causare complicazioni come asfissia, polmonite e cadute (a causa dell’equilibrio precario).
Il sostegno psicologico aiuta a mitigare i sintomi, alleviando la tensione e la frustrazione che accompagnano questa condizione. Sono inoltre consigliabili consulti periodici con uno specialista neurologo.