La visita cardiologica permette di diagnosticare o monitorare un eventuale problema cardiologico. Solitamente è prevista l’esecuzione di un elettrocardiogramma per controllare l’attività cardiaca del cuore e accertare o escludere la presenza di patologie a carico delle coronarie, le variazioni del volume cardiaco o le alterazioni del ritmo (come aritmie, fibrillazioni, extrasistole), e test di screening per valutare i possibili fattori di rischio.
Durante la visita dal cardiologo vengono raccolte tutte le informazioni sulla sua storia personale e clinica (anamnesi), eventuali patologie cardiache e farmaci assunti, per poi auscultare il cuore e misurare la pressione sanguigna.
Quali sono i principali test di screening per monitorare la salute del cuore?
· Pressione sanguigna: la pressione alta può essere rilevata solo attraverso le misurazioni.
· Colesterolemia: esame del sangue che consente di individuare alti livelli di colesterolo. Qualora dovessero essere in eccesso potrebbero causare la formazione di depositi di grasso nei vasi sanguigni.
· Peso corporeo: l’indice di massa corporea permette di capire se il proprio peso può essere un fattore di rischio. Essere in sovrappeso aumenta il rischio di malattie cardiache, ictus, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, etc.
· Glicemia: alti valori di glucosio nel sangue possono aumentare il rischio di sviluppare insulino resistenza e diabete, che se non curati possono portare a numerose complicazioni, come malattie cardiache, ictus, o lipidemia (alterati livelli di lipidi quali colesterolo o trigliceridi nel sangue e/o nel fegato).
Dopo i 40 anni, tutti noi dovremmo imparare a prenderci cura di noi stessi, prestando particolare attenzione al nostro cuore e all’apparato cardiovascolare.
Superato quest’età, infatti, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale e diventa importante controllare regolarmente il proprio stato di salute. La prevenzione basata su alimentazione sana ed equilibrata, assenza di fumo e alcol, riduzione dello stress e sulla regolare attività fisica va integrata con lo svolgimento di tutti gli esami diagnostici e visite specialistiche consigliate per allungare le prospettive di vita e migliorarne la qualità.
La programmazione di controlli clinici a partire dai 40 anni consente di individuare tempestivamente malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia e, di fatto, salvare molte vite.
Gli esami indicati a partire dai 40 anni
- esami del sangue per controllare i livelli di glucosio (alterati nei diabetici), del colesterolo totale, del colesterolo cosiddetto “buono” (HDL) e di quello “cattivo” (LDL);
- misurazione della pressione sanguigna almeno una volta l’anno o con altre periodicità stabilite dal medico;
- visita cardiologica ed elettrocardiogramma sotto sforzo;
- pap-test ogni due anni per le donne, che consente di individuare precocemente lesioni pretumorali al collo dell’utero che, in questo modo, si curano nel 100% dei casi;
- mammografia ogni due anni tra i 40 e i 50 anni e ogni anno dopo i 50 anni, a volte associata all’ecografia. Grazie a questo esame la mortalità per il tumore del seno si riduce del 30%;
- esame del PSA (antigene prostatico specifico) dopo i 50 anni, cioè il test del sangue per la prevenzione del tumore della prostata, unitamente a una visita urologica;
- ricerca del sangue occulto nelle feci, per uomini e donne, che permette di identificare precocemente il tumore del colon retto;
- colonscopia per chi ha familiarità per il tumore del colon retto e per i polipi;
- esame oculistico per controllare le diverse strutture dell’occhio e accertare che non presentino patologie;
- esami come la MOC per sapere se si è affetti da osteoporosi”.